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«Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?» Mt 3,14
L’episodio del battesimo diGesù diventa per gli evangelisti l'occasione per testimoniare che tra Gesù e il Battista, due campioni della fede, non può esserci rivalità perché entrambi sono al servizio del Regno e della sua giustizia.Già nel Primo Testamento l’enigmatico Servo del Signore prefigura l’uomo dal compito più grande di quanto immagina, una eredità raccolta da Giovanni Battista e portata avanti nella missione verso i pagani da Pietro. La missione profetica del Servo delineata nella prima lettura, il primo dei quattro carmi di Isaia sul «Servo del Signore» e sul suo agire a beneficio del popolo, troverà pieno compimento in Gesù. Il discorso di Pietro nella seconda lettura mostra l’universalismo del Vangelo: Dio non fa preferenze di persone, non distingue tra i popoli. Lo Spirito di Dio, che si manifesta in Gesù, dona alla salvezza una dimensione universale. Il racconto del vangelo, infatti, mostra Gesù solidale con i peccatori che hanno bisogno di salvezza. Gesù si rivela così la vera “giustizia” di Dio, ci manifesta la predilezione del Padre e la possibilità di vivere da figli. Con la presenza del Padre e dello Spirito Santo accanto al Figlio al momento del battesimo, abbiamo oggi la prima epifania della Trinità.
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