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«Non temere, Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio...» Lc 1,30
Il mistero del male è una realtà con cui l’umanità deve confrontarsi concretamente ogni giorno. Il ‘racconto delle origini’ (Gen 1-11), da cui è tolta la prima lettura, cerca di spiegare questo che è fra i maggiori interrogativi che l’uomo si pone da sempre: da dove il male? individuandone l’origine nella colpevole trasgressione della prima coppia umana alla volontà divina.
Ma neppure da questo clima di infedeltà Dio si lascia disarmare nel suo progetto di amore e di vita. E nella storia della salvezza compare in modo stupefacente una figura femminile (vangelo). Con poche eccezioni, la storia della salvezza ha conosciuto solo protagonisti maschili, come confermano anche le genealogie di Matteo (1,1-17) e di Luca (3,23-38). Ora una donna, prescelta dall’eternità, pur nel turbamento dell’incomprensibile, accetta di (ri)portare a compimento il progetto divino di salvezza, che non irrompe già con il Natale, ma che ha bisogno che il Crocifisso sia riconosciuto come Salvatore e Signore perché si dispieghi quel tempo nuovo che già adesso è atteso con grande gioia. E così l’uomo, nonostante il peccato dell’origine, si trova ad essere ancora ricolmo di ogni benedizione (seconda lettura), perché con la mediazione di Maria siamo diventati anche noi figli adottivi, e quindi eredi della stessa beatitudine celeste.
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